domenica 11 ottobre 2009

COS'E' L'ANSIA

L'ansia è
uno stato psicologico caratterizzato da varie sensazioni spiacevoli come la paura,
la preoccupazione, il timore, la sensazione di mancanza di
controllo
, paura dell’ignoto o del futuro: se prolungate nel tempo,
le predette sensazioni possono sfociare in condizioni più gravi, come la disperazione
o la depressione.









L’ansia è
strettamente legata allo stress,
è ne è una conseguenza diretta, ma svolge anche la funzione anticipatrice,
quando si ha percezione di un pericolo possibile od eventuale, mettendo in moto
alcuni dei meccanismi legati appunto alla necessità di attacco o fuga
tipica della fase di stress.




Anche in
questo caso, come per lo stress, siamo in presenza di un meccanismo assolutamente
indispensabile alla specie umana per la sua sopravvivenza.




E fin qui
sembra sia tutto ok…




 

Purtroppo, anche per l’ansia, come per lo stress,
quando si protrae ingiustificatamente procura una serie di disturbi che pure la
medicina convenzionale non esita a definire psicosomatici, come ad
esempio palpitazioni, dolori al petto, respiro affannoso, nausea, tremori,
determinando una sensibile e drastica diminuzione della qualità della vita di
tutti i giorni. Lo stato ansioso non giustificato porta ad una serie di
problematiche della stessa specie o gruppo, ma codificate con diverse
terminologie, in base alla tipicità della loro manifestazione: 




  • attacchi di panico; 

  • fobie;

  • disturbi ossessivo-compulsivi; 

  • disturbi post-traumatici da stress ecc. 


Gli stati
ansiosi ed i relativi disturbi vengono talvolta minimizzati all’interno dei
propri ambiti sociali o della famiglia. 




Spesso, nelle migliori intenzioni,
amici, parenti e conoscenti si sforzano a dare consigli e suggerimenti
utilizzando una dialettica più o meno circostanziata, ma spesso fuorviante o
addirittura dannosa, quando suggerisce alla persona affetta di esagerare nel
manifestare il proprio disagio, o trasmettendole la convinzione di essere la
sola incapace a reagire.




Persino la
psicoterapia mostra spesso i limiti della sua efficacia, soprattutto quando
utilizza esclusivamente la dialettica.




L’ansia “cattiva
come spesso viene definita quella che “appare” ingiustificata, in realtà
risiede nel sub-conscio, ed è protetta dagli attacchi esterni, in quanto
codificata come meccanismo essenziale alla sopravvivenza
dell’uomo. 




L’unica
terapia veramente efficace può essere condotta riuscendo a bypassare le
resistenze passive della mente conscia e quelle attive del sub-conscio,
aiutando quest’ultimo a selezionare opportunamente i propri input di
attivazione
, ovvero, permettendone la ri-elaborazione, facendo in modo che
il meccanismo si attivi esclusivamente quando realmente necessario.




Per questo
difficile compito PNL
ed Ipnosi
posso essere utilizzate efficacemente, riuscendo a tutorare il sub-conscio nel
suo processo di ri-apprendimento. 




Un auto
aiuto, potremmo dire, di primo soccorso può avvenire apprendendo delle tecniche
di rilassamento
, permettendosi di cominciare a rientrare nell’ottica del “ritorno
alla tana
”, primo vero grande passo per la risoluzione dei problemi legati
a stress ed ansia.


3 commenti:

  1. Fin qui sono rimasta veramente entusiasta della semplicità con cui viene spiegato ogni singolo passaggio.I contenuti sono davvero interessanti! Io dedicherei la mia vita a studiare tutte le varie componenti della psicologia,le patologie,i disagi,i problemi di nevrosi o isteria! C'è troppa ignoranza purtroppo sparsa e ad alcuni sembra soltanto una sciocchezza,o un optional...è un pregio per pochi.Nelly

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  2. Hai ragione, Nelly.
    Noi, nel nostro piccolo, vogliamo cercare di diminuire un po' di questa ignoranza affinché si possa comprendere, capire e convivere meglio con il prossimo.

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  3. Sai, penso pure che una disciplina come la psicologia si dovrebbe studiare quantomeno in tutti i licei.Non solo,ma per giunta un grande liceo come il mio socio-psico-pedagogico viene pure disprezzato,e piuttosto innalzano ai cieli un liceo quale scientifico o clessico. Ho capito una cosa però:io sto ricevendo in questo mio percorso di studi non soltanto una crescita culturale,ma soprattutto umana,attraverso determinate conoscenze,in ambito Pedagogico! Anche per tanti sembra una cosa da niente educare. Basta un minimo sbaglio, invece, per portare allo "sbando" un bambino e segnargli la vita per sempre. I vecchi e classici licei come i due che ho nominato poco fa,impongono soltanto regole,e un ammasso di concetti senza una riflessione vera e propria.Sapere soltanto che era stato luigi VX o che so...aristoltele. Ecco,4 argomenti appiccicati nel cervello. E poi? cosa ne sanno della vita quotidiana e del caos che ogni giorno c'è nel nostro inconscio? Poi queste persone che frequentano il liceo "classico" o "scientifico" che sia,vengono da me in cerca di consigli per i loro problemi. E si ritrovano ad avere 10 in matematica o in intaliano. Ma a che serve? che educazione è? scusami tanto per il mio discorso esaltato. Sarà che forse avrò una piccola nevrosi anch'io...nelly.

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