mercoledì 9 dicembre 2009

IL CONFLITTO PSICO-MOTORIO



I conflitti Psico-Energetico-Biologici  agiscono direttamente sui centri energetici e sui meridiani, creando una disfunzione ed un blocco in maniera sensata e predeterminata a seconda dell’ambito colpito e della tipologia del conflitto.


I conflitti Psico-Motori sono dei conflitti Psico-Energetico-Biologici che colpiscono un particolare meridiano tra quelli che passano negli arti, determinando difatto un vero e proprio problema funzionale, sia esso meccanico o dovuto al dolore procurato.

In tale caso la comprensione del conflitto può essere effettuata ragionando su un punto fondamentale, ponendosi la seguente domanda:
"Cosa mi impedisce di fare?" questo dolore, o "Cosa mi costringe a fare?"

Per esempio, il mammifero sociale (come l’animale uomo) di fronte ad un conflitto territoriale importante avrà un risoluzione psico-motoria sulle gambe che lo porterà a bloccarsi per difendere il territorio o come segnale che ha sbagliato direzione e si sta allontanando dal suo territorio o dal branco.

Citiamo il caso di una madre che riferiva un dolore alla spalla sinistra tale da invalidarle la possibilità di sollevare il braccio oltre gli 80° circa rispetto alla verticale.

Il problema si è protratto per cinque mesi, durante i quali sono state effettuate alcune terapie classiche senza risultati apprezzabili.

Alla donna veniva riscontrato un blocco sul meridiano sinistro del polmone, all’altezza dell’articolazione della spalla. 
Questa disfunzione avviene spesso per le preoccupazioni nei confronti di persone della famiglia, in particolare, in caso di madre destrorsa, della prole.

Subito il problema poteva essere identificato in una particolare preoccupazione del momento nei riguardi del figlio.

Agendo sullo sblocco del meridiano attraverso opportune tecniche pressorie e bioenergetiche mentre si agiva mediante tecniche subliminali sulla problematica psichica, ecco che, quasi magicamente, il problema veniva risolto all’istante e definitivamente.


Il conflitto era di tipo Psico-Motorio.

Qual è dunque la risposta alla domanda di cui sopra?

Il dolore le impediva di allargare il braccio preposto a tenere in braccio il figlio, costringendola a trattenerlo per curarlo presso di sé, nonostante il figlio non fosse più in età da essere tenuto in braccio.

Ricordiamoci che si tratta di una Traslazione Metaforica della problematica della donna cavernicola che, a differenza delle madri moderne, smette di preoccuparsi del figlio non appena autosufficiente, mentre per le nostre mamme, siamo sempre i loro cuccioli… anche a 60 anni!

2 commenti:

  1. Ciao Claudio, sono Nicola.
    Complimenti per il blog che è accattivate e io lo trovo utilissimo.

    Io soffro da mesi di spalla congelata, può essere una cosa simile a qualla della madre di cui parli?
    Grazie

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  2. Ciao Nicola, ti ringrazio per i tuoi apprezzamenti.

    Per quanto riguarda la tua domanda, la risposta e che... sì, potrebbe essere; e sottolineo potrebbe.
    Il fatto è che dalla spalla passano diversi meridiani e spesso per problemi come il tuo se ne riscontrano almeno due bloccati.

    La valutazione, la diagnosi e la terapia conseguente vanno effettuate sempre ad-personam.

    Un caro saluto a te.

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